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Migliora ad ottobre il fatturato pubblicitario online
(Teleborsa) - Roma, 19 nov - Dall'Osservatorio FCP-Assointernet arrivano i numeri relativi all'andamento del mercato pubblicitario online nel periodo gennaio-ottobre 2009.
Nel periodo in questione si registra un andamento positivo del fatturato su base annua (+5%), con la tipologia Display che registra un calo del 2%, la Search un aumento del +12% e l'Affiliate un decremento del 6%.  Secondo Carlo Poss, presidente Fcp-Assointernet, "con il mese di Ottobre, l'intero comparto "internet" conferma la crescita da inizio anno del +5% medio, che ci fa sperare in una fine dell'anno dove potremmo crescere ancora di qualche punto." (finanza.repubblica.it)

Internet sempre più in espansione. La moto, la vacanza, il computer e il cellulare nuovi. Sono questi alcuni degli oggetti più desiderati dai giovani italiani, che ormai li scelgono sempre più su internet. Il web è diventato una fonte di informazione imprescindibile per i teenager. Una sorta di grande catalogo da sfogliare alla ricerca delle offerte migliori e delle recensioni più affidabili sui prodotti ricercati. Nei desideri dei giovani consumatori ci sono i prodotti più vari: da quelli più tecnologici (pc e telefonini) ad altri più "tradizionali" come scarpe, ciclomotori o viaggi vacanza. A fotografare l'influenza del web sugli acquisti dei giovani italiani è un'indagine Doxa. Il prodotto più desiderato dagli adolescenti italiani è un nuovo pc (19,1%), seguito da un viaggio vacanza (18%) e da un paio di scarpe nuove (15,5%)Anche se la graduatoria cambia a seconda del genere dei consumatori. Il pc resta in cima alle priorità dei maschi (29%) mentre le ragazze preferiscono il viaggio (23,4%) e le scarpe nuove (23,9%). Comunque prima di acquistare, sia i maschi sia le femmine si informano su promozioni e sconti (64%), e accanto ai tradizionali negozi (61,5%) ecco spuntare una nuova fonte di informazione. Sempre più radicata: il web (47,9%).  In particolare su internet si leggono le opinioni degli altri (38%) e si consultano le riviste specializzate (29,7%). Così per alcuni prodotti la rete diventa uno strumento irrinunciabile. E' il caso della moto, scelta su internet dal 47,1% dei ragazzi, della vacanza (43,8%) e del telefonino (31,9%). (da Internet)

I dati allo Iab Forum: quest'anno sul web il 7% del budget. Internet si diffonde sempre di più, a scapito di altri media
Boom della pubblicità on line un miliardo di euro nel 2008. Gli operatori sollecitano leggi che favoriscano lo sviluppo del settore
Nel corso di quest'anno la pubblicità su Internet toccherà in Italia una quota storica: un miliardo di euro di giro d'affari, con una crescita del 40 per cento rispetto al 2007. Nonostante i venti freddi di recessione che spirano dagli Usa. E' uno dei dati che emerge dallo Iab Forum, l'evento organizzato da Iab Italia (Internet advertising bureau), associazione che raggruppa i principali operatori del settore della pubblicità online.  Il Forum si è svolto per la prima volta a Roma, con uno scopo preciso: "Dare un messaggio al nuovo governo, per riprendere il dialogo già avviato con il precedente ministro delle Comunicazioni, e ottenere leggi che favoriscano lo sviluppo del settore", dice a Repubblica.it Layla Pavone, presidente di Iab Italia.
I numeri della pubblicità online italiana, del resto, sono ormai di riguardo e potrebbero già colpire l'attenzione della politica: il 7 per cento del budget pubblicitario italiano finirà su Internet, nel 2008, stima Iab. Quota che arriverà al 10 per cento nel 2010.  A fare da traino agli investimenti sono ancora i classici portali online e i motori di ricerca. Sponsor eccellenti vengono dai settori delle tlc e delle automobili.
E' un mondo che cambia, lo dicono anche i numeri sugli utenti online: sono arrivati ad aprile a quota 24 milioni coloro che si connettono almeno una volta al mese. E' una crescita del 5 per cento rispetto a febbraio, stima Audiweb. Internet si diffonde anche a danno di altri mezzi di comunicazione, dice Iab: rispetto al 2003, nel 2008 il tempo passato a guardare la tv è calato del 7,7 per cento; meno 10,6 per cento per la radio e meno 11,8 per cento per i giornali. Il tempo dedicato a Internet è aumentato invece del 145 per cento rispetto al 2006.  Per i giovani tra i 16 e i 24 anni, Internet già prende tanto tempo quanto quello passato davanti alla televisione. Dati promettenti, anche se in ritardo rispetto al Nord Europa e gli Usa. "Vorremmo adesso che anche le aziende con prodotti di largo consumo investissero in modo sostanziale nella pubblicità online", dice Pavone. "Finora l'hanno fatto pochissimo ed è un paradosso, visto che molti dei loro consumatori ormai sono su Internet". A quanto sembra, insomma, alcuni settori importanti dell'economia italiana non si sono ancora accorti della rivoluzione digitale o la stanno sottovalutando, negli investimenti pubblicitari. Anche la politica corre lo stesso rischio, di essere scollata dai progressi fatti dalla società e dal mercato nei confronti dei media digitali. La conferma viene dai dati Assinform ha di recente comunicato: la spesa pubblica in Ict nel 2007 è tra le più basse d'Europa e cresce a ritmi inferiori rispetto alla media europea. Ciò considerato, "proponiamo di creare un comitato scientifico, insieme con il ministero delle Comunicazioni o l'Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), mettendoci a loro disposizione per sostenere la crescita del settore. Vogliamo prevenire l'arrivo di leggi sfavorevoli, per prima cosa. Vorremmo anche leggi a sostegno del mercato. Per esempio incentivi alle piccole e medie imprese che si dotano di tecnologie ed entrano in Internet". Con l'auspicio di ridurre un ritardo rispetto al resto d'Europa. (da Republica.it)

 

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